17 Ottobre 2016

Non farti odiare per un pugno di like

Prima regola del quieto vivere sui Social

Pubblicato in WOR(L)DS SOCIAL MEDIA

Tu che leggi, sarai sicuramente stato vittima, almeno una volta nella tua vita Social, del fenomeno che io chiamo simpaticamente “like a muzzo. Avrai notato anche tu che va molto di moda chiedere l’amicizia indistintamente a tutti ed inviare (un nanosecondo dopo che il malcapitato ha accettato la tua richiesta di “amicizia”) un bell’invito a mettere un like sulla proprio pagina o ad iscriversi alla millesima Newsletter o canale social. 

Non farti odiare per un pugno di like

Vuoi farti odiare? Benissimo, invita pure tutti i tuoi amici a mettere “like” in ogni dove. A mio avviso si tratta di un comportamento assai controproducente, che porta al risultato contrario rispetto a quello prefissato. Bisogna sempre tenere a mente il nostro obiettivo. Perché magari nell’immediato riesco ad ottenere più attenzione ma sicuramente nel lungo periodo non vedrò alcun risultato concreto. Io non sono una specialista in materia ma voglio esporre solamente la mia esperienza ed opinione sull’argomento.Non farti odiare per un pugno di like

Non si può pensare di “sparare nel mucchio” solo per racimolare un pugno di like o per avere più utenti. A mio avviso questa scarsa sensibilità va a svuotare completamente il senso del “Social”: ovvero quello di condividere qualcosa con qualcuno, attraverso una co-partecipazione attiva di entrambi i poli (“Io apprezzo quello che hai condiviso e, a mia volta, commento/condivido/metto like”).

Per non parlare poi di quel meccanismo malato dello scambio alla pari (“tu metti like a me ed io metto like a te”). Mettere un like o seguire qualcuno deve essere una scelta e non un’imposizione. Non credi?

Non farti odiare per un pugno di likeLa questione è: 

  • lo fai per una tua particolare strategia? Se sì, spiegamela perché sono curiosa!
  • lo fai perché hai una gran faccia da tonno (o tonna)? Fatti rinchiudere in una scatoletta di metallo e piantala di stressare la vita alla gente (ecco, l’ho detto!).

Ora, se non vuoi che la persona in questione ti mandi (mentalmente/virtualmente/personalmente) ad espletare i tuoi bisogni fisiologici sulla tazza di ceramica, credo sia necessario creare insieme (e se hai consigli, dimmi pure, così aggiungo) un brevissimo vademecum per tutti quelli affetti da “like-mania.

  1. Se mi hai appena inviato una richiesta di amicizia: evita in ogni caso di inoltrare un invito per mettere un like. Sì, hai capito bene! Anche se sei mia sorella, mio cugino, una sconosciuta o un Pincopallino qualsiasi incontrato su Twitter o chissà dove. Evita sempre, ripeto, s.e.m.p.r.e (se non vuoi davvero che ti mandi a stendere subito-subito). Hai appreso il concetto?!
  2. Se mi hai inviato una richiesta di amicizia e non ci conosciamo: va benissimo ma sarebbe carino che tu mi inviassi, quantomeno, un salutino. Non servono temi e sproloqui, è sufficiente un “Ciao! Sono Tizio&Caio. Ti ho visto qui su Facebook e mi faceva piacere aggiungerti tra gli amici. Buona giornata e tanti saluti e baci-baci“. 
  3. Lascia perdere l’opzione “aggiungi amico al gruppo Facebook“: nel 99,9% dei casi l’amico in questione non è minimamente interessato a quel gruppo (altrimenti sarebbe già iscritto!). Se proprio pensi che quel gruppo possa cambiare la vita del tuo amico allora scrivigli un messaggio con il tuo consiglio ma non (e ripeto: n.o.n) aggiungerlo a tuo piacimento in nessun gruppo senza il suo consenso. Cosa rischi? Odio viscerale e probabili cagarelle improvvise!

Non farti odiare per un pugno di like

Non so, ho come l’impressione che lo stare dietro ad uno schermo semplifichi (troppo) la comunicazione e le buone maniere. Quando vi trovate di fronte una persona nuova, si presuppone che il primo approccio sia un “Ciao! Piacere di conoscerti, io sono…bla bla bla“. Oppure voi non vi presentate nemmeno e le mettete in mano un bel bigliettino da visita o un depliant per acquistare i prodotti del vostro negozio?

In passato non vi nascondo di aver provato ad utilizzare lo stesso metodo, ovvero “Invito tutti gli amici di Facebook a mettere il like sulla mia pagina“. Risultato? Nessuno. Se non quello di aver smosso (nella maggior parte dei casi: negativamente) gli animi di amici e conoscenti che, con ogni probabilità, non avevano nessun interesse nei confronti  della mia pagina. Allora mi sono detta “Non lo farò mai più“. Chi ha voglia di seguirmi lo farà in ogni caso, che io gli invii una richiesta esplicita oppure no!

Non farti odiare per un pugno di like

E poi ci sono mille modi per rendersi “visibili” senza tediare il prossimo. Va benissimo il discorso del Se scrivi, fatti leggere ma, secondo me, sarebbe più intelligente andare a stimolare le persone con le quali abbiamo un feeling ed un dialogo, coinvolgendole con contenuti interessanti. Va da sé che se questa persona è realmente interessata, cercherà di seguirti (sui social/blog/canali vari) e di leggere ciò che hai da dire.

Cerchiamo interazioni e non like o follower “finti”! Non facciamo “morire” i Social utilizzandoli nel modo errato. Facciamo in modo che continuino ad essere uno strumento di diffusione di notizie utili ed un momento di confronto di idee.

Ciascuno di noi si deve mettere in gioco con le risorse che possiede ricordandosi, però, di non triturare gli zebedei altrui. [cit. Ale]

Personalmente sto cercando di avere un rapporto più sano con i social network, tentando un approccio più umano (per quanto possibile e tempo permettendo) con le persone. Già, perché spesso ci si dimentica che, dietro a tutto questo, ci sono sempre e comunque delle persone! Io, ad esempio, voglio trarre dai Social tutto il “buono” che c’è: idee, ispirazione, contatti con persone interessanti e dalle quali posso imparare qualcosa. Quindi voglio darti un (mio modestissimo) consiglio: non farti odiare per un pungo di like, dai retta alla zia Ale!E tu?

Tu cosa ne pensi? Sono assolutamente curiosa di sapere qual è il tuo punto di vista su questo tema spinoso! 

Alessandra Voto

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata 

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