Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren
Pubblicato in WOR(L)DS LIBRIOggi ci rinfreschiamo un po’ con un bel romanzo che arriva dalla Finlandia. Primo episodio di una trilogia che sta conquistando l’Europa: Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren. Ti assicuro che ti innamorerai delle protagoniste e non vedrai l’ora di leggere il seguito!
A Villa del Lieto Tramonto, ridente casa di riposo immersa nella foresta vicino a Helsinki, è l’ora del caffè e, come al solito, Irma e Siiri, due vivaci novantenni ospiti della residenza, amano trascorrere quel momento in perfetto relax. Dopo le partite a canasta, le lezioni di ginnastica dolce, il whiskino prescritto dal medico o le riunioni del gruppo per la memoria, un’oretta di svago ci vuole per scambiarsi ricordi di giovinezza o spettegolare sul funerale del giorno, che è pur sempre una festa e un avvenimento per curare il proprio look. Ma soprattutto, l’ora del caffè dà l’occasione per criticare il regolamento e l’incuria del personale specializzato.Per fortuna dalla Villa si può anche uscire, andare in giro in tram per rifarsi l’occhio con le bellezze della capitale finlandese, e così a Siiri, Irma e alla loro terza compagna, Anna-Liisa, capita di osservare, con bonario sarcasmo, le stranezze del mondo moderno che le circonda. A turbare la routine delle tre amiche è però un fatto terribile: la morte, in circostanze misteriose, del giovane cuoco, sempre gentile e pieno di allegria, accompagnata da una serie di episodi inquietanti che rivelano il lato sinistro di quel rifugio, ora non più così accogliente. Provette Miss Marple, Siiri, Irma e Anna-Liisa si trasformano in intraprendenti investigatrici.
Hai mai pensato a come vorresti essere durante la tua cosiddetta “terza età”? Ecco io vorrei essere attiva ed intellettualmente vivace come le tre protagoniste di questo avvincente romanzo d’esordio della scrittrice finlandese Minna Lindgren.
Nonostante a volte la memoria perda qualche colpetto, le tre vecchiette protagoniste di questo mistery sono spronate da una vitale solidarietà femminile. Come delle vere “signore in giallo” tenteranno di scovare gli indizi necessari per la risoluzione di alcuni casi inspiegabili avvenuti all’interno della casa di riposo nella quale soggiornano, Villa del Lieto Tramonto. Hanno come il sentore che nella clinica ci sia qualcosa di losco. Così tra piccoli battibecchi, qualche pettegolezzo e mille impegni si metteranno in pista per scogliere i loro dubbi.Mistero a Villa del Lieto Tramonto di Minna Lindgren è un romanzo notevole, dallo stile fluido e con personaggi unici e divertenti. La città di Helsinki fa da sfondo alle vicende intriganti delle tre signore, senza mai oscurarne i volti. Le descrizioni, infatti, sono scorrevoli ma precise.
Il proposito dell’autrice è quello di creare un romanzo piacevolmente leggibile ma anche quello di rimarcare la condizione delle persone anziane e degli ospiti delle case di riposo. Spesso l’assistenza fornita è limitata ed il più delle volte pagata anche a caro prezzo. Questi vecchietti vengono frequentemente trattati come dei clienti di un supermercato più che come essere umani bisognosi di cure, parole, sostegno. Ci si dimentica che queste persone tendono a tornare un po’ bambine ed anche solo un sorriso affettuoso può allungargli un po’ la vita , molto più di tante medicine.
“Al Lieto Tramonto si vedevano fin troppi anziani dall’aspetto penoso. Potevano essere stati ispettori, capi distrettuali, infermieri, impresari edili o insegnanti ma, a conti fatti, finivano sempre per trascinarsi con i pantaloni della tuta sporchi e un bavaglino al collo.“
La salvezza di queste tre signore è il legame di amicizia che le unisce: hanno un profondo bisogno l’una dell’altra. L’autrice ha creato dei personaggi ai quali è impossibile non affezionarsi. Irma, Siiri e Anna-Liisa diventeranno, nel corso della lettura, le nonne di tutti noi. Arzille, coraggiose, energiche, lucide, queste tre vecchiettine sprigionano energia di pagina in pagina. La loro voglia di combattere le ingiustizie e la mediocrità che le circonda è davvero il punto di forza di questo romanzo.
“La solitudine faceva parte della vecchiaia , non c’era nulla da fare. Anche quegli anziani che si tenevano sempre occupati e che ogni giorno incontravano gente, si sentivano soli. Era sbagliato stare accanto al telefono ad amareggiarsi perché nessuno chiamava. I figli e i nipoti vivevano la loro vita ed era giusto che fosse così.“
Le protagoniste del libro sembrano non soffrire più di tanto di solitudine ma solo perché sono di temperamento vivace, grintoso. Occupano le loro giornate partecipando ad eventi e festicciole all’interno della clinica, oppure prendendo il tram e spostandosi in giro per la città. La loro curiosità le spinge ad essere ancora autonome malgrado la veneranda età. Nonostante ciò, tra le righe, è possibile leggere quella distanza incolmabile tra loro ed i figli; questi ultimi troppo occupati a portare avanti le proprie vite per sprecare tempo in una visita o una telefonata.
La vita è come una corsa in tram
“Tic tac, tic tac, tic tac” lo scorrere inesorabile del tempo non fermerà le tre vecchiette eroine di questo spassoso romanzo, le quali hanno probabilmente trovato la chiave giusta per vivere in serenità gli anni che restano; cercando di esorcizzare la paura della morte scherzandoci un po’ su ed evitando di prendersi troppo sul serio.
La vita, in fondo, è come una sorta di corsa in tram: è importante (se non necessario) godersi il tragitto prima di raggiungere il capolinea.
“Chissà se anche per il crematorio c’è la coda“
© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata
Ciao! Che bell’articolo :) complimenti
Ciao Ale <3 di questo libro non ho letto unavrecensionw che non fosse positiva!!! Sicuramente sarà una delle letture estive, un bacione