7 Febbraio 2020

La vita attesa di Gino Pitaro

Pubblicato in WOR(L)DS LIBRI

La vita attesa di Gino PitaroLa vita attesa di Gino Pitaro racconta di due amici, ragazzi giovani che stanno delineando la struttura della loro vita, cercando di capire quale sia la direzione migliore da prendere. Le loro sono scelte importanti che, in qualche modo, posso orientare la strada futura.

Drogati da quel crogiolo di luci e colori, di immagini e suggestioni, creatività che in quegli anni raggiungeva la sua acme, ci adoperavamo in diverse esperienze.

Gianni Ventrice racconta in prima persona le vicende di un’estate che ha tutto il sapore di una svolta epocale. Lui e i suoi amici (tra cui l’amico di sempre, Federico) fanno finalmente il loro ingresso nel mondo “dei grandi”.  Si trovano in quel momento della vita in cui servono soldi e ci si lascia formare da lavori e conversazioni che innalzano e demoliscono, per una manciata di spiccioli e una boccata di incertezze.

Se solo scavando e spremendo si fosse trovato un altro atlante, per orientarsi. Un’altra guida turistica per autostoppisti dell’anima.

 

La prova più difficile

Il loro è un viaggio introspettivo, ma anche reale, su e giù per l’Italia (da Tropea a Cremona, passando per Tradate) alla ricerca della propria identità. Tanti giri di giostra per scoprire e superare i propri limiti. Quell’età nella quale ci si mette alla prova: negli studi, nel lavoro, nei rapporti (d’amore o di amicizia), per ribadire a se stessi la possibilità di farcela, con la consapevolezza di poterli raggiungere, quei sogni della “vita attesa”.

Prima di mangiare è meglio assaggiare. La vita è un grande buffet, dopo che hai provato appena ogni cosa puoi scegliere, senza fretta.

La vita attesa di Gino Pitaro

 

La responsabilità di plasmare la propria vita

Prima o poi arriva il momento in cui bisogna crescere e abbracciare la maturità di compiere delle scelte, di prendersi le proprie responsabilità, di camminare da soli nel mondo.

In quei giorni il mare di Tropea sembra inizi a prepararsi come una sposa, sa di quel sentimento che aleggia nelle case, quando è circondata da amiche e dalla truccatrice. Uscirà qualcosa di meraviglioso, ma nulla sarà paragonabile a quella bellezza che le si dipingerà sul volto e sulle palpebre chiuse quando lo sposo la sorprenderà così, nel sonno, alla luce dell’alba. Le donne come il mare non sono sempre coscienti della loro bellezza. È il momento in cui splendono.

Così come la luce di una stella impiega milioni di anni ad arrivare a noi, allo stesso modo la consacrazione delle nostre attitudini passa da un percorso di mutamento, di trasformazione che richiede tempo, pazienza, coraggio.

[…] la certezza che quell’estate, quei giorni, quella notte, sarebbero stati per sempre un puntino nella nostra vita, qualcosa di impossibile da dimenticare, semplicemente perché certe cose si fissano così. Vogliono essere ricordate, anche se non importanti.

Impreziosito qua e là da frasi in dialetto calabrese, La vita attesa di Gino Pitaro traccia i contorni di una fase nella quale emerge prepotente la necessità di lasciare il segno di sé, in un’estate che non sarà mai più uguale, così come ogni secondo della nostra vita. Tutto cambia, tutto è in divenire, ma scegliere di vivere fino infondo può fare la differenza.

Non si vince mai da soli

Tra le pagine emerge la confusione del non sapere cosa ci attende domani, accompagnata dall’istinto e la destrezza dei vent’anni. Tra un’esame all’università e pensieri sparsi, i giovani protagonisti provano a dare forma alle proprie idee, plasmandole e concretizzandole in questo mondo di guerre quotidiane (dentro casa o a migliaia di chilometri di distanza), di lavori sottopagati e politiche ingrate.

Da tutto questo non può non emergere la voglia di giustizia, del voler pesare il senso delle parole, quelle che possono ferire o curare, in base al valore che riponiamo in esse. Vengono a galla le difficoltà delle periferie, accompagnate da un’impeto di ribellione che sovrasta ogni cosa, alla ricerca di quei frammenti di mondo che, forse, si possono ancora recuperare.

Un giovane si fa carico delle responsabilità di un’ epoca che, seppur in maniera differente, tende a ripetersi all’infinito: stessi gesti, stesse difficoltà. Quel che è certo è che non si vince mai da soli. L’emozione di un amore, di una mano tesa per riportarti in equilibrio, di un legame, un’amicizia: possono ancora regalarci tanto, ieri come oggi.

La vita attesa di Gino Pitaro

La vita attesa (quella “in costruzione”)

A tratti poetico, sicuramente riflessivo, La vita attesa è un romanzo costellato di dialoghi, che sottolineano l’esigenza di un confronto costante con l’altro, di una ricerca continua di conferme.

Avevamo vinto però, perché sperimentando ci eravamo messi in gioco. Non si perde mai nella vita se si vuole. O si vince o si perde.

Quando si ha un obiettivo e si prosegue imperterriti sulla quella strada, con le energie di chi ha ancora tutte le carte da giocarsi, quell’obiettivo si raggiunge, sbagliando e imparando, ma si raggiunge. Questo romanzo pone l’attenzione sull’opportunità di migliorare le cose, con protagonisti fortemente intenzionati a lottare per quella vita attesa che si è stanca di attendere.

Gino Pitaro, che abbiamo già “assaggiato” in Benzine, con la sua scrittura semplice e piacevole, ci accompagna in un viaggio attraverso una fase della vita che tutti, prima o poi, ci troviamo ad affrontare: quella della consapevolezza di poter realizzare di più, di dimostrare al mondo (e, in primis, a se stessi) che anche tu puoi farcela, nonostante tutto.

La vita attesa di Gino Pitaro

Alessandra Voto

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata 

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