Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg
Pubblicato in WOR(L)DS Mamme & Bimbi LIBRIEspressioni in codice: ecco come comunicano i neonati durante i loro primi mesi di vita. I neo genitori spesso sono in preda al panico in quanto non sempre è facile decifrare i messaggi del piccolino. C’è sempre un momento nel quale ci si ritrova da soli, perché non si ha voglia di ascoltare i consigli di nonni, suoceri, amici.
Ed è proprio in quei momenti che potrebbe essere necessario avere un “traduttore del pianto” per poter capire le necessità del bimbo. Naturalmente questo non è possibile ma si può, in qualche modo, cercare di interpretare le sue espressioni. Tracy Hogg, puericultrice inglese, ha raccolto tutte le sue esperienze “sul campo” in un manuale, Il linguaggio segreto dei neonati (Mondadori).
Il punto di partenza è sicuramente la conoscenza. Non si può pensare di interpretare i bisogni di un neonato senza imparare a conoscerlo. Osservarlo ed ascoltarlo con attenzione è la nostra prima sfida. Dopotutto il pianto è l’unico modo che un neonato ha per esprimersi e chiedere ciò di cui ha bisogno. All’inizio è facile andare nel pallone: il bimbo piange, tu sei stanca/o, il tempo a tua disposizione è ridotto al minimo e le ore di sonno si contano sulle dita di una mano.
Flessibilità e adattamento: le parole chiave
✓ Lo sbaglio più grande è quello di voler avere un figlio e pensare di poter fare tutto esattamente come prima della sua nascita. Flessibilità e adattamento sono le parole chiave per i neo-genitori. Provare a fermarsi ad ascoltare il bambino aiuterà lui e noi ad essere più tranquilli e soddisfatti.
“Imparate a conoscere il vostro bambino come persona”
Un neonato non è un robot programmato a distruggerci la vita. Al contrario, il suo arrivo può solo riempirla e completarla. Al tempo stesso è di fondamentale importanza capire che lui (o lei) è un individuo unico ed insostituibile e, come tale, va compreso, rispettato ed incoraggiato affinché possa pian piano costruirsi una propria personalità. Ciascun neonato (proprio come noi adulti) possiede un determinato temperamento e spetta a noi scoprirlo, ascoltandolo e sintonizzandoci sulle sue emozioni. Solo in questo modo potremo comprendere le ragioni del suo pianto e del suo atteggiamento ed agire di conseguenza.
Comunicazione verbale e non verbale
✓ Il linguaggio del quale parla l’autrice non è solo vocale (un pianto, un lamento, un suono) ma anche corporeo, ad esempio un movimento o un gesto. La nostra attenzione deve quindi concentrarsi sulla comunicazione verbale e non verbale. Proprio come quando siamo all’estero e tentiamo di imparare una nuova lingua straniera: osserviamo i gesti, i suoni, la cadenza, l’intonazione, lo sguardo.
Creare una routine quotidiana aiuta il bimbo a comprendere qual è il momento di fare la nanna o la pappa. È ovvio che non abbiamo a che fare con dei bambolotti che vanno “a comando” ma stabilire un ritmo per ogni cosa aiuta a creare un ambiente sicuro e regolare. Per farlo l’autrice ci propone il metodo E.A.S.Y acronimo di EATING (mangiare) ; ACTIVITY (attività) ; SLEEP (sonno) ; YOU (tempo per te). Si tratta di una sorta di programma utile per gestire tutto ciò che riguarda il vostro bambino e non farsi travolgere dagli eventi ed imprevisti.
“Godetevi l’arte di calmare il vostro bambino comunicando con lui ed entrando in contatto profondamente”
Certo, pianificare ogni cosa è impossibile ma tentare di trovare un metodo per non impazzire è indispensabile (ed aggiungerei, anche vitale!). Questo manuale non deve essere preso come una Bibbia: ciascun genitore potrà trarne le proprie conclusioni e fare propri alcuni insegnamenti piuttosto che altri. Sicuramente, data la vastità di argomenti trattati, rappresenta una buona lettura ed uno spunto di riflessione.
Nonostante le difficoltà, godiamoci ogni istante
➙ Essere genitori è di sicuro uno dei compiti più difficili che ci troveremo ad affrontare nel corso della nostra vita, non ci sono libretti di istruzioni o foglietti illustrativi. Ma si tratta anche del dono più grande che possiamo ricevere. Imparare a godersi ogni singolo istante di questo cammino, nonostante le difficoltà e la fatica, ci permetterà di vivere pienamente questa gioia trasformando questo evento in un’occasione irripetibile di conoscenza (di sé e del proprio bambino). Non dimentichiamoci che quando nasce un bimbo nasce anche una mamma (ed un papà) ed insieme bisogna crescere e scoprirsi, giorno per giorno.
➙ Ho letto molti pareri contrastanti su Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg. Personalmente ho trovato forse un po’ troppa rigidità in alcuni schemi e tabelle, tuttavia ho apprezzato molti consigli e suggerimenti che, messi in pratica correttamente, possono di sicuro fare la differenza. Come giustamente afferma l’autrice, non ci sono regole universali ma affidarsi al proprio intuito è la strada migliore per prendere le giuste decisioni per nostro figlio e per noi stessi.
“La vera gioia dell’essere genitori si prova quando siamo consapevoli e liberi di seguire la nostra guida interiore”
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