Mio marito è un santo. Iniziamo così, almeno è contento (dato che lui probabilmente leggerà solo le prime tre righe di questo post!). Fatto? Ok, ora posso parlare liberamente! A parte gli scherzi, vorrei raccontarti di come è cambiato il rapporto con mio marito da quando è nato il nostro piccolo uragano Michael.

Il nostro rapporto è sempre stato molto giocoso. Siamo due a cui piace ridere e, forse, mi sono innamorata di lui anche per questo. Abbiamo sempre fatto a gara a chi la sparasse più grossa (e devo dire che qui abbiamo un bel pari merito!). I motivi di litigio ci sono stati, certo. Trovatemi una coppia nella quale non si litiga o non si discute mai! Ma devo dire che ha sempre trovato il mondo giusto per starmi vicino anche nei momenti difficili.

Lui sa come farmi sorridere e questo mi basta. Poi, facendo lo chef, a volte mi prende anche per la gola e, da buona golosa, non so resistere! Da quando ho preso la lavagna luminosa, mi lascia anche messaggi in codice: troppo divertente!

➙  Anni fa litigavamo per delle stupidaggini. Ci si innervosiva per la maglietta abbandonata sulla sedia, la tavoletta del WC lasciata alzata o il tubetto del dentifricio non spremuto correttamente! Un giorno, rientrata in casa del lavoro, mi sono accorta che aveva praticamente distrutto la sua lampada del comodino. Quando ho chiesto spiegazioni, lui ha farfugliato qualcosa del tipo (non esattamente in questi termini ma…): “Si è rotta perché tu mi hai detto di passare l’aspirapolvere e con il filo ho preso dentro la lampada che è rovinosamente precipitata al suolo“. Praticamente lui ha rotto la lampada ma la colpa era la mia…va beh!

Ci sono dei momenti in cui, dopo aver accudito il bimbo, gestito la casa e il lavoro per tutto il giorno, vorrei stare sola, in silenzio, senza nessuno intorno. Invece arriva lui e ti chiede se hai fatto la lavatrice, cosa si mangia per cena, dov’è finito il calzino spaiato blu e la camicia della prima comunione risalente al 1989. Ecco. In quel momento vorresti spegnere tutte le lampade (quelle ancora rimaste integre!) e andare a letto così come ti trovi. 

A onor del vero ci sono anche dei giorni in cui mi aiuta tantissimo, stende la lavatrice e porta il bimbo al parco, permettendomi di terminare in tranquillità il mio lavoro. Quindi non posso lamentarmi.

✓  Ora il tempo a nostra disposizione si è notevolmente ridotto: quando c’è un attimo libero amiamo trascorrerlo tutti e tre insieme a giocare. Cerchiamo di dare valore ad ogni minuto passato assieme, lasciando perdere le cose inutili o i contrasti inopportuni. 

“Se qualcuno antepone gli altri a sé, se evita discussioni, se è educato o umile, se fa le cose del bene altrui, se rivede persino coloro che ha già incontrato molte volte come fosse la prima, anche se non è un comportamento vantaggioso, avrà buone relazioni. Anche nel rapporto tra marito e moglie vale la stessa regola. Se ci si comporta in questo modo sin dal principio, non ci sarà disarmonia“

– Yamamoto Tsunetomo, Hagakure

Ogni tanto devo coccolarlo pensando ad un regalo per lui e, recentemente per ricordargli le nostre inutili litigate del passato gli ho fatto trovare sul comodino una bella lampada-cactus. Così, in caso di rottura, potrò finalmente “vendicare” la povera e vecchia abat jour con un: “Tesoro hai rotto il cactus !”

➙ A pensarci bene il nostro rapporto non è cambiato per nulla. Siamo noi ad essere cambiati, o meglio, maturati. Il nostro rapporto è più adulto; ci siamo resi conto di avere più responsabilità, con la consapevolezza di poter costruire ancora tanto insieme. E questo io lo riesco a descrivere con una sola parola: amore!

Post in collaborazione con Troppotogo.it
Progetto #troppotogo
Foto e testi di Alessandra Voto