16 Aprile 2014

Io che amo solo te di Luca Bianchini

Pubblicato in WOR(L)DS LIBRI

Io che amo solo te di Luca Bianchini - Mondadori

Ninella ha cinquant’anni e un grande amore, don Mimì, con cui non si è potuta sposare. Ma il destino le fa un regalo inaspettato: sua figlia si fidanza proprio con il figlio dell’uomo che ha sempre sognato, e i due ragazzi decidono di convolare a nozze. Il matrimonio di Chiara e Damiano si trasforma così in un vero e proprio evento per Polignano a Mare, paese bianco e arroccato in uno degli angoli più magici della Puglia. Gli occhi dei 287 invitati non saranno però puntati sugli sposi, ma sui loro genitori.

Di Luca Bianchini ci si innamora subito. Punto. La recensione è finita, andate in pace. Va bene, ok , cercherò di spiegarmi meglio. Cercherò di farvi capire che a volte raccontare la quotidianità, nella sua sincera semplicità, è la strada migliore per riappropriarci delle nostre tradizioni più vere, del nostro Paese quello autentico, libero da artefizi ed inutili complicazioni. Sin dalle prime pagine si entra in un perfetto quadro famigliare del sud: la mamma Ninella, le figlie Chiara e Nancy, gli zii e zie del nord, schiere di parenti ed amici sparsi in ogni angolo d’Italia.

 Così fin dall’inizio il lettore decide di mettersi comodo, di togliersi le scarpe e di godersi il panorama della splendida Puglia. Con disinvoltura ci affacciamo su una delle terrazze più incantevoli d’Italia: Polignano a Mare. Questa perla dell’Adriatico fa da cornice al matrimonio del secolo: quello tra Chiara (la figlia di Ninella) e Damiano (il figlio di Don Mimì).

Ninella, rimasta vedova da tempo, non ha mai smesso di pensare al suo primo e proibito amore, Don Mimì. Quest’ultimo sposato e con due figli maschi nasconde dietro ai suoi silenzi tutto l’amore provato in gioventù per quella bella sarta di paese. Il destino ha voluto che i rispettivi figli si incontrassero e si innamorassero per coronare finalmente il loro amore in un matrimonio memorabile. Ma il matrimonio di Chiara e Damiano non è un “semplice matrimonio” bensì il wedding party più “in” di tutta la Puglia.

 Il romanzo è tutto un divenire: dalla scelta dell’acconciatura, ai provini con il fotografo, passando per la scelta del bouquet e della corista per l’Ave Maria, all’assegnazione dei posti, fino al grande e fatidico giorno del sì.

Tutto viene studiato nei minimi dettagli, non tanto dagli sposi (impegnati nell’estremo tentativo di esorcizzare la paura del matrimonio con  evasioni e capricci dell’ultimo minuto) quanto dalla madre di lei, Ninella e la futura suocera, Matilde.Quest’ultima, per non pensare al suo matrimonio in dissesto, tenta di mettere il suo becco da First Lady in tutte le decisioni importanti, cercando di gestire il tutto, aggiungendo pizzi e merletti in ogni dove.

I preparativi sono agli sgoccioli ed è tutto un fermento. C’è chi va, c’è chi viene, c’è chi si ammutolisce dall’agitazione e chi invece si deciderà a dichiararsi.

Abiti, acconciature, buffet presidenziali con una mise en place raffinata, tutto è pronto. L’intento è quello di esagerare, ostentare (almeno per un giorno). Ed è così che, tra sorrisi e lacrime, gelosie e tradimenti, Chiara e Damiano arriveranno all’altare.

“La Puglia è grande, ma è come un paese. Se scavi un po’, si conoscono tutti”

 Luca Bianchini è stato molto abile nel descrivere i personaggi ed i loro pensieri. Ciascuno di loro è attivo e partecipe, tutti sono protagonisti dell’evento e collaborano alla creazione di un progetto di vita che, non solo dovrà rendere felici i due sposi ma dovrà rallegrare gli animi dell’intera città di Polignano. Nessuno dovrà rimanere scontento o insoddisfatto. Tutti dovranno parlare bene delle due famiglie.

Polignano a MareSia gli Scagliusi che i Casarano ci tengono a fare bella figura e nulla verrà lasciato al caso. Anche gli “addetti ai lavori” diventeranno pilastri insostituibili di una giornata indimenticabile: Vito Photographer, Lucia Coiffeur, Giancarlo Showman: tutti loro rappresentano uno spaccato di un’Italia autentica. Splendidi gli intercalari dialettali che rendono ancora più viva e vera la narrazione (al termine della lettura del libro parlavo barese, o meglio, polignanese, anch’io!)

Tra tutti i personaggi del romanzo se dovessi svelarvi il mio preferito direi che sicuramente sarebbe Ninella: donna forte, semplice, genuina. Una donna d’altri tempi che riesce ancora ad intimidirsi per dei colpi di sole leggeri e per una collana di corallo ricevuta come regalo tanti anni addietro. Ninella è vera, autentica, non appariscente, sbruffona ed egocentrica come zia Dora; non gelosa e tormentata come la Première Dame della consuocera. Ninella prende posto a lato della scena ma alla fine è lei la protagonista assoluta.

 Il mood dei personaggi è lampante, l’agitazione è palpabile. Uomini e donne vivono l’attesa dell’evento in maniera differente ed il lettore non può far altro che farsi travolgere da questo trambusto, divertente e spassoso. Anche il maestrale diventa interprete di uno stato d’animo collettivo ed aiuterà a spazzare via vecchi rancori, vecchie paure, porterà aria nuova e chiuderà finalmente vecchie ferite.

➙  Io che amo solo te di Luca Bianchini è una commedia contemporanea, una sorta di “Dynasty” pugliese. È tutto un trionfo di emozioni, un susseguirsi di eventi e colpi di scena irresistibili. La melodia della canzone di Sergio Endrigo, dalla quale è stato tratto il titolo del romanzo, rende tutto ancora più dolce e malinconico. Una lettura davvero speciale ed esilarante, nella quale si respira il profumo del mare e dell’amore.


Luca Bianchini è nato a Torino l’11 febbraio 1970. È uno scrittore, giornalista e conduttore radiofonico. Il suo romanzo d’esordio è “Instant Love” successivamente se è dedicato alla stesura della biografia ufficiale di Eros Ramazzotti. Nel 2011 pubblica “Siamo solo amici” e nel 2013 escono “Io che amo solo te” e successivamente “La cena di Natale” tutti pubblicati da Mondadori.  Luca Bianchini collabora con Vanity Fair per il quale cura un blog. Attualmente è occupato anche nella stesura della sceneggiatura di “Io che amo solo te“.

Alessandra Voto

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata 

  1. Sun ha detto:

    L’ho letto e l’ho trovato piacevole.
    Bella la tua recensione.
    Sun :)

  2. acasadisimi ha detto:

    conosco Luca Bianchini ma il libro non l’ho letto. come al solito mi hai incuriosita deve essere un bel libro…e poi …che dire…la Puglia! una delle mie località di vacanze preferita! la conosco molto bene! Buona Pasqua Dolce amica!!!!
    Simi

  3. semplicesai ha detto:

    Hai un bellissimo modo di raccontare e di descrivere. Partendo dal fatto che mi hai fatta rilassare quando ci hai fatto togliere le scarpe per farci mettere comodi e poi … mi hai incuriosita, ho voglia di leggere questo libro…ah se ti avessi letta ieri…già lo avrei comprato ;)

    Ma ogni cosa ha il suo momento … ne sono convinta. Un sorriso e buona lettura :D

    Gg

  4. agersocialslow ha detto:

    Peperoncini, come i buoni matrimoni, vanno gustati in piccole dosi altrimenti bruciano! Poi certo il Sud è caliente, matrimoni per 4-500 persone, da noi devi essere poligamico assai. Ma raccontare la società per com’è aiuta a spegnere la tv! Che vuoi di più! Buona Pasqua Ale!

  5. Emilio ha detto:

    Non sono molto amante dei libri, questo vedo che parla dei matrimoni pugliesi. Bene io sono pugliese e ti posso dire che i matrimoni qui sono sia semplici che fastosi. Dipende sempre dalle famiglie… a me per esempio darebbe fastidio tutto questo voler esagerare, si certo il matrimonio è importante ma fare troppe cose (come anche i fuochi d’artificio) a me personalmente da fastidio.
    Detto questo ti auguro buona Pasqua a te e aiu tuoi cari. A presto
    Emilio ;)

  6. caterina rotondi ha detto:

    Ci abito al paese piu’vicino a Polignano,Mola di Bari …e leggendo sui personaggi di questo libro mi sono vista davanti agli occhi scene gia’viste di matrimoni di parecchi anni fa’…puo’succedere di tutto …una gara all’ultimo sangue,tutto dipende da famiglia a famiglia e tutto un dimostrare fino ad indebitarsi….adesso ce’poco da spendere fidanzatini convivono….pero’non si sa’mai: :)
    Felice Pasqua.Caterina

  7. non mi convince a dire il vero
    Ti auguro una Buona Pasqua
    A presto :)

  8. luna ha detto:

    Mi sembra una lettura davvero piacevole!
    Ti mando un caro saluto amica.
    Luna

  9. newwhitebear ha detto:

    Come al solito bravissima nel recensire e nello stimolare la curiosità dei tuoi lettori.
    Terrò presente questo romanzo e questo autore.
    Che tu trascorra una felice e serena Pasqua.
    Un abbraccio

  10. Vista la location pazzesca :lol: (io sono Pugliese) mi sembra un’ottima premessa per una piacevole lettura. Buona Pasqua :lol:

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