2 Febbraio 2014

Il ballo di Irène Némirovsky

Pubblicato in WOR(L)DS LIBRI

Il ballo di Irène Némirovsky

“Il ballo” è la storia di una perfida rivincita all’interno di una ricca famiglia. Per i Kampf l’organizzazione del ricevimento è un’occupazione serissima. Tutto deve funzionare alla perfezione. Proprio per questo, il ballo, che dovrebbe segnare l’ingresso della quattordicenne Antoinette nella brillante società parigina, è un sogno più per la madre, volgare e arcigna, che per la ragazza.

Il ballo di Irène Némirovsky è un libro brevissimo, ma intenso, di un’autrice capace di raccontare le vicende e le invidie di ricche famiglie di inizio ‘900, con un’eleganza e una precisione senza eguali.

 

C’è un ballo per te

In questo romanzo breve, pubblicato per la prima volta nel 1930, tutto ruota attorno all’organizzazione di un ballo, come si può facilmente dedurre dal titolo. A casa Kampf è tutto un fermento. Antoinette, la giovane e prediletta figlia di due genitori occupati nella scalata sociale, è stanca della disattenzione dei suoi genitori ai suoi reali bisogni.

 

L’ostentazione del lusso, senza affetto

Questa famiglia, di umili origini, si è arricchita progressivamente ed è a un passo dal diventare una vera famiglia nobile. Nel frattempo Antoinette si sente sempre più sola in questa grande casa, nella quale nessuno le chiede un parere, dove nessuno la coinvolge nelle attività quotidianamente. Inizia a sentirsi stanca di questa situazione: mai uno sguardo o una parola carina, mai un abbraccio o un miraggio di affetto.

 

Quando avresti solo bisogno di comprensione

 La madre, avara, spietata e insensibile non accompagna la figlia attraverso il difficile periodo dell’adolescenza ma, al contrario, la sbeffeggia senza pietà. L’unico obiettivo è far sì che la figlia faccia il suo ingresso nella società “bene” e faccia le giuste conoscenze per garantirsi un roseo futuro. Il suo ingresso nella società parigina dovrà essere indimenticabile e, soprattutto, dovrà lasciare il segno.

Con l’energia e l’astuzia dei suoi quattordici anni, Antoinette cerca di divincolarsi dalla presa insistente della mano della madre. La situazione sta diventando insostenibile e Antoinette soffoca la sua disperazione tra salate lacrime e preghiere di liberazione.

 

Personaggi fragili e prepotenti: l’ipocrisia prêt-à-porter

 La costruzione dei personaggi è impeccabile. La figura materna, così avara ed egoista, emerge con prepotenza tra le pagine del libro. Così come la fragile figura della giovane Antoinette, confusa ma determinata a dare una svolta a questa situazione, serba in sé la voglia di vendicarsi da una madre assente, solo attenta alle proprie personali ambizioni. Non sarà facile per Antoinette riuscire a sopravvivere tra i piani predisposti dalla madre, fredda calcolatrice, e una società che poggia le proprie basi sull’apparenza e l’ipocrisia.

 

Pennellate precise per dipingere una società senza scrupoli

Il ballo di Irène Némirovsky è un racconto breve nel quale l’autrice dipinge, con pennellate precise e uno stile asciutto e chiaro, un sentimento di rabbia nei confronti di una società arrivista e senza scrupoli. L’autrice in pochissime pagine ha saputo fare a pezzi la figura materna e non solo. Di sicuro il rancore che portava dentro l’ha aiutata a condensare ed esternare la rabbia in poche parole, raccontando il tutto senza troppi fronzoli.

 

Stile asciutto per tematiche (sempre) attuali

✓ Al di là della storia, che risulta appunto troppo breve per far sì che ci si appassioni alle vicende dei personaggi, ho trovato molto interessante lo stile della scrittrice. In pochissime pagine, Irène Némirovsky ha condensato gran parte dei vizi e capricci di una società che, oggi come allora, pone l’accento più sul valore economico che sulla qualità dei sentimenti e dei rapporti umani. Questo suo stile asciutto e le tematiche trattate dall’autrice lasciano trasparire un’infanzia e una vita nel complesso tortuosa e per nulla semplice.

Leggerò senz’altro qualcosa di più corposo di questa autrice, magari Suite francese, romanzo nel quale riprende e argomenta molti temi importanti, tra i quali anche il rapporto tra la media e alta borghesia dell’epoca.

 Tu hai già letto qualcosa di questa autrice? Cosa ne pensi?

Alessandra Voto

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata 

  1. luna ha detto:

    Mi è piaciuto tanto.. piccolo ma profondo!
    Baci amicaaaa
    Luna

  2. missjanetz ha detto:

    ;-) al mio rientro a casa credo che lo prenderò in mano.

  3. martisorrentino ha detto:

    Mi ispira molto questa autrice ma ancora non ho letto niente di suo..cercherò di recuperare! Buona serata :)

  4. agersocialslow ha detto:

    Non sono un esperto ma avendo letto 4-5 libri della Tamaro questo mi sembra emotivamente minore. Ci sono un paio di personaggi ben descritti ma non riesce a dare quel calore o quel sognare che un libro, non saggistico, mi deve dare. Grazie per i suggerimenti.

  5. fefjfefj ha detto:

    un libricino piccino, ma mi è piaciuto proprio tanto… prima o poi seguirò il consiglio di strawberry e leggerò Suite francese

  6. Monique ha detto:

    Ho sentito parlare recentemente di questa autrice e mi ha molto incuriosito, non ho ancora letto niente di suo, ma rimedierò!

  7. agersocialslow ha detto:

    Comunque leggere con questi prezzi è importante perché ogni tanto il libro lo devi sentire tuo e magari ritrovarlo in un momento di tua spiritualità insaputa e imprevista. Cara Alesperta ho 2 libri sotto lo scaffale che mi consigli fra Singer, Gimpel l’idiota o Amado, Mar Morto ? Ciao

  8. Aquila Reale ha detto:

    Ho letto la tua bella recensione, spero di poter leggere questo libro al più presto. Se passi dal mio blog Detective Gufo ha una sorpresa per te :)

  9. newwhitebear ha detto:

    Irène Némirovsky è una delle scrittrici preferite. Non ho letto tutto ma molto, tra cui il ballo, che non è sicuramente tra i migliori racconti pubblicati (David Golder è sicuramente meglio) ma dimostra la bravura della scrittrice nell’esaminare le pieghe più nascoste dei suoi personaggi.
    Suite francese è stato il primo di una lunga serie e l’ho trovato stupendo, pur con tutti i suoi limiti di romanzo incompiuto. Prima di passare ai romanzi, punterei ancora sui racconti. Ad esempio David Golder, il Dono, Due, che non saranno dei capolavori ma ti permettono di comprendere meglio i due grandi romanzi, Suite francese e Jezabel, che in definitiva sono il compendio dei racconti pubblicati in precedenza.

  10. Witchy111 ha detto:

    Interessante, credo che sarà uno dei miei prossimi acquisti. La Newton Compton sta sfornando degli interessanti classici a prezzi irrisori, e ho già letto alcuni romanzi di autori che conoscevo poco o niente. Appena passerò in libreria, comprerò anche questo libro.

Potrebbero interessarti

Seguimi su instagram