26 Gennaio 2014

Per dieci minuti di Chiara Gamberale

Pubblicato in WOR(L)DS LIBRI

Buoni propositi e tempo per noi da dedicare a qualcosa di nuovo: su questi due punti si incentra Per dieci minuti di Chiara Gamberale. Una lettura semplice, ma sulla quale fermarsi a riflettere. Una sorta di test su noi stessi, per scoprire qualche lato nascosto o qualche passione mai emersa. Un modo per cambiare idea, mentalità, punto di vista. Un esperimento difficile, ma necessario.

Per dieci minuti di Chiara Gamberale

I dieci minuti che ogni giorno dedichi a te. Dieci minuti, tutti i giorni, per un mese. Il tempo necessario per fare qualcosa di nuovo, qualcosa che non hai mai fatto prima. Dieci minuti per lasciarsi alle spalle tutto, per cercare di non accorgersi che tutto ciò che avevi non è più tuo, che non sei più ciò che eri, che la vita come la conoscevi non sarà più la stessa. Dieci minuti al giorno per riuscire a guardare avanti.

Capita poche volte di avere del tempo per fermarsi a riflettere su ciò che potremmo fare per migliorarci e per migliorare le nostre vite. Il lavoro, la famiglia, i mille impegni assorbono completamente le nostre energie. A volte, però, capita qualcosa che ci lascia sconcertati, qualcosa che ci disorienta facendoci perdere le nostre certezze e quel “nido sicuro” che fino a poco tempo prima ci difendeva dal mondo.

 Chiara Gamberale, in questo breve romanzo autobiografico, ci parla in prima persona di ciò che le accade nel momento in cui il marito decide di intraprendere altre strade. Un abbandono, un distacco è sempre doloroso, ma può nascondere in sé anche nuove opportunità. Attraverso l’aiuto di un’ esperta, Chiara inizia a fare tutti giorni qualcosa di nuovo per dieci minuti e lo racconta in questo diario, trascrivendo le proprie esperienze e mettendo a nudo le proprie emozioni.

Questo gioco la aiuterà a “ritrovarsi” e a ritrovare la strada giusta per continuare a vivere. Può fare ciò che vuole in quei dieci minuti: provare un nuovo smalto per le unghie, frequentare una zona della città mai esplorata, provare la sensazione di camminare al contrario, cucinare dei pancake, imparare a guidare, provare il punto croce, ecc.Avere il coraggio di provarci

 Superare il dolore non è così semplice, ma ciascuna nuova attività intrapresa da Chiara la porterà a fare nuove conoscenze e nuove esperienze mai provate prima. Avere una missione quotidiana significa trovare un rimedio alla noia ed allenare quella parte di noi che, per paura, non si è mai lasciata andare al nuovo. 

Significa anche togliere se stessi dal centro del mondo e fare in modo che si possa pensare alle nostre cose con meno avidità. Da bambini è facile farsi prendere dalla smania del possesso: “questo è mio e basta”. Crescendo si impara (o si dovrebbe imparare) a condividere e a “lasciare andare” ciò che non appartiene più a noi.

“Mescolo gli Arcani maggiori e ne pesco uno. Il Matto. Il Matto consiglia di non resistere al cambiamento e di buttarsi”

 Questo romanzo di Chiara Gamberale ha una trama semplice, si legge velocemente, ma lascia a ciascun lettore la possibilità di adottare questo esperimento per se stessi: proviamo anche noi a fare qualcosa di nuovo tutti i giorni. Così, anche solo per curiosità. Dopotutto non abbiamo nulla da perdere e probabilmente potremmo scoprire nuove strade. Potremmo rompere quegli schemi mentali che ci incatenano, impedendoci di vivere pienamente la nostra vita.Imparare a cogliere nuove opportunita

Imparare qualcosa di nuovo (o per lo meno provarci anche solo per qualche minuto) significa provare a superare i propri limiti ed avere il coraggio di prendere tutto ciò che di buono può esserci in una giornata qualunque. Trovo sia bellissima questa idea di provare a fare qualcosa di nuovo, è un’opportunità per crescere. Anche leggere può diventare un modo per migliorarsi. Tutti i giorni dovremmo provare a percorrere nuove strade e provare a lasciarci alle spalle vecchie abitudini che spesso ostacolano la nostra “crescita”.

Leggiamo per noia, per curiosità, per scappare dalla vita che facciamo, per guardarla in faccia, per sapere, per dimenticare, per addomesticare i mostri fra la testa e il cuore, per liberarli

 Nella sua semplicità, questo romanzo racchiude tanta energia, tanta voglia di provarci. un libro stimolante per dare il via a nuovi progetti, per iniziare a prendere strade diverse dalla solita, per uscire dalla cosiddetta “comfort zone”. Io sicuramente ci proverò: vorrei poter arricchire le mie giornate con qualcosa di nuovo, anche solo per dieci minuti. Tentar non nuoce, no?

 E tu cosa ne pensi? Sei pronta/o a buttarti? Hai il coraggio di provare qualcosa di nuovo? Cosa vorresti fare per dieci minuti oggi?

Alessandra Voto

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata 

  1. Serena ha detto:

    Ancora prima di aver finito il libro ammetto di aver avuto voglia di provare su me stessa questa sfida! Un libro leggero che mi è piaciuto molto!

  2. Non ho mai letto niente della Gamberale, ma devo ammettere che questo libro mi intriga davvero tanto! Bella recensione, davvero! Mi iscrivo subito ;)

  3. Strawberry ha detto:

    come filosofia, quella dei dieci minuti è davvero bella e mi è piaciuta tanto che mi ha fatto venir voglia di seguire l’esempio di Chiara. Peccato che per me il libro non dice niente di più… carino, ma troppo superficiale, non approfondisce mai fino in fondo ciò che Chiara pensa o comprende della sua condizione, ed è una situazione in cui ti ritrovi a farti molte domande… però l’approccio positivo è invidiabile e come lettura di inizio anno ci sta benissimo!

  4. l’ho letto anche io, me lo hanno regalato per Natale e me lo sono divorato, l’ho trovato molto stimolante ed originale!

  5. Monique ha detto:

    Se non quotidianamente, il provare qualcosa di nuovo è comunque un principio della mia vita, o almeno di non protrarre all’infinito le stesse abitudini. Il libro mi incuriosiva e la tua recensione mi piace!

  6. newwhitebear ha detto:

    Non so il perché ma nonostante la bella recensione di questo libro non correrò in libreria a comprarlo.
    La Gamberale non mi risulta congegniale come scrittura.

  7. marianna76 ha detto:

    Ciao, sono molto curiosa di leggere questo libro. Nella biblioteca in cui lavoro è in arrivo e, appena catalogato, penso lo prenderò. Il proposito dell’autrice è “spaventosamente” semplice… spero di riuscirci.
    Marianna

  8. nuvolette ha detto:

    Mi intriga questo libro… chissà che non mi lasci tentare…

  9. Marina ha detto:

    È positivo quando i libri ci fanno riflettere su cose a cui non avevamo dato peso per scoprire una parte di noi stessi.
    Trovo interessante l’approccio che hai dato alla recensione, non così scontata, così personale.

  10. ogginientedinuovo ha detto:

    E’ già in programma di leggerlo e… anche di provarlo, nel vero senso della parola! Grazie!

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