La mia parola dell’anno: JOY
Pubblicato in WOR(L)DS LIFESTYLEHo letto molti articoli sulle varie parole dell’anno, quelle che ciascuno sente proprie. Ad esempio ho letto un articolo interessante di Valeria di Beauty in everyday, nel quale parlava della parola più bella del 2016: HYGGE (un concetto che racchiude l’attitudine, tipicamente scandinava, di creare momenti di calore ed intimità, ricavandone benessere).
Così ho deciso di sceglierne una anch’io. Non è semplice: se ci pensi bene, potrebbero essercene mille. Ma ho provato a domandarmi quale fosse quella più vicina a me. Proprio ora, in questo momento della mia vita.
✓ Ho provato a darmi una risposta ed ho deciso. Complice un meraviglioso pacchettino che mi è giunto in regalo da Cristina di Good Food Lab (andate a leggere il suo articolo per preparare deliziosi pacchetti regalo) ed ho deciso: la mia parola è “JOY”. Ovvero gioia, felicità, giubilo, contentezza, letizia, gaudio. Tanti sinonimi per descrivere uno stato d’animo difficile da ammettere.
Quando puoi davvero prenderti il lusso di dire: “sì, sono felice”? O meglio, quante volte troviamo il coraggio di farlo?
➙ Ho sempre avuto paura di riconoscere che, non si sa bene in base a quali congiunzioni astrali (o in base a quanto sudore versato), nella mia giornata posso effettivamente trovare la felicità. Ho sempre pensato che sbandierarla al mondo (ed a me stessa) fosse un po’ come tirarsi la zappa sui piedi.
Un po’ come quando esci dall’ufficio ancora energica e spensierata e la collega di turno ti lancia un “Buona serata“. Di lì a poco ti capiteranno tutte le sfighe possibili e immaginabili (metropolitana guasta; treno soppresso; tacco rotto; borsa scippata; caduta accidentale dalle scale). Oppure il classico: “Buone vacanze” (se qualcuno dovesse augurartelo, passa subito in farmacia a prendere la tachipirina e l’Imodium e metti un paio di mutande in più nel bagaglio a mano. Ascolta la zia Ale!).
➙ A parte gli scherzi, ho deciso di dire basta alla “timidezza da felicità”. Se sei felice, devi esserlo dentro e fuori. È inutile nascondersi dietro a un dito. Se gli altri sono gelosi o invidiosi, peggio per loro. O meglio, aiutiamoli a sfruttare quell’energia per capire che, sì, anche nella loro vita c’è qualcosa di cui gioire, anziché lanciarci addosso negatività che non fanno bene a nessuno.
Tutti i giorni veniamo raggiunti da notizie negative, più o meno vicine a noi. Sciagure, terremoti, attacchi terroristici, morte, disperazione, malattie, carestie. Il mondo è già difficile e complicato di suo. Cerchiamo di non “imbruttirlo” ulteriormente con grigiori, musi lunghi, ingrugnimenti da eterni insoddisfatti.
➙ Ci sarà sempre qualcosa che non va. Ci saranno sempre periodi nei quali inciamperai ad ogni gradino ma, prima o poi, verrà anche il giorno in cui giungerai in un punto nel quale il panorama sarà unico, da cartolina. No, non dobbiamo necessariamente darci al free climbing o all’alpinismo professionale. Quel panorama mozzafiato potrai vederlo anche da casa tua. O negli occhi di tuo figlio/a. Oppure nell’abbraccio amorevole di tua madre/marito/fidanzato/papà/fratello/amica.
Ecco, per questo ho deciso che la mia parola dell’anno sarà JOY. Voglio crederci davvero. Voglio fare in modo di trovare tutti i giorni quella gioia in qualcosa. Piccole cose alle quale voglio iniziare a dare un peso maggiore. Voglio indossare il miglior make up possibile: un sorriso!
✓ Piccoli gesti ai quali desidero dare più attenzione, d’ora in avanti. A volte è proprio lì, sotto al nostro naso e non la vediamo. Iniziamo a dare attenzione ai dettagli, a ciò che ci passa tra le mani (e tra i pensieri). La gioia, forse, è proprio lì!
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