Positività in 10 (semplici) mosse
Pubblicato in WOR(L)DS WELLNESS & BEAUTY LIFESTYLEA volte noi donne facciamo fatica, soprattutto in determinati momenti della vita, a prenderci cura di noi e a trattenere solo ciò che (davvero) ci fa stare bene.
Ho voluto stilare una breve lista di azioni da compiere, a partire da subito, per ritrovare la serenità nel fare le cose (sia a livello personale che lavorativo). Diciamo che è una sorta di checklist che cerco di tenere sempre sotto mano, in modo da non “dimenticare pezzi” strada facendo.
Indice dei contenuti
Come conservare la positività in 10 (semplici) mosse
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Ritagliarsi più tempo per sé
Lavoro, casa, figli, tasse, commercialista… quante cose facciamo in un giorno? Se esistesse una App per monitorare il tempo trascorso nelle varie faccende giornaliere, sono sicura che il “me time” (tempo per me) si troverebbe sulla soglia dell’1% o giù di lì. Quante volte ci ripetiamo: “vorrei farlo, ma non ho tempo“? Troppe volte e non va bene. Se non ci dedichiamo del tempo, finiamo per sentirci drenate e sopraffatte da tutto, correndo il rischio di fare male anche il resto. Quindi metti in agenda un bel “me time” (e portalo a termine)!
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Trovare alternative
Ritrovarsi ingabbiate in qualcosa non è mai una bella sensazione. La cosa peggiore è il non avere la lucidità mentale per trovare delle alternative. Dovremmo allenare la nostra mente a trovare delle vie d’uscita, degli sbocchi secondari attraverso i quali trovare un po’ di respiro (o nuove strade da percorrere).
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Risolvere un problema per volta
“Faccio questo, poi faccio quello e, già che ci sono anche quell’altro“. Sì, certo. Nient’altro? Direi che è ora di smetterla. È inutile sovraccaricarsi di questioni, il multitasking non esiste! Il nostro cervello è strutturato per poter gestire un solo problema alla volta.
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Parlare e ascoltare
In una società che ci vuole costantemente connessi al wi-fi e (di)sconnessi dalla realtà, riuscire a parlare, interagire, esprimersi faccia a faccia sta diventato davvero un momento di “rara bellezza”. In particolar modo ho notato che c’è una grandissima difficoltà nell’ascolto: non sappiamo più ascoltare con attenzione. Fuggire dal frastuono del mondo pare, ormai, quasi impossibile. Sparati a mille tra Instagram e il web in generale, ci preoccupiamo tantissimo di riuscire a dire la nostra, senza, però, metterci in ascolto nei confronti dell’altro. Proviamo a (ri)farlo, sarà un sicuro arricchimento reciproco!
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Trovare il coraggio di cambiare
Un rapporto stancante, un lavoro demotivante, una lettura noiosa… quante volte vorremmo poter chiudere tutto e ricominciare da capo? Io sono dell’idea che dovremmo imparare a non rimanere fossilizzati in una situazione che non ci appartiene più. Cambiare strada, cambiare idea, cambiare vita. A volte cambiare è davvero terapeutico!
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Respirare e imparare a lasciar andare
Credo sia tipico dell’essere umano il cercare di trattenere nelle nostre vite tutto il nostro passato. Quest’ultimo è il nostro cuscinetto sicuro: qualsiasi cosa sia successa, ci ha portati fin qui. È la comfort zone che ci coccola meglio di un piumone. Ma non possiamo ancorarci lì, sfruttiamo bene le nostre energie. Facciamo un bel respiro (o meglio, dobbiamo imparare a respirare), concentriamoci sul qui e ora e puntiamo lo sguardo verso l’orizzonte, verso altre mete, altri obiettivi, altre avventure. Lasciamo il passato lì dove si trova. Let it go!
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Metti il follow a chi ti lascia qualcosa
Dato che siamo sempre sui Social, impariamo a seguire chi emana energie positive, chi ci offre l’opportunità di migliorarci e di discutere (anche) delle “cose difficili” della vita, chi ci stimola, chi ci mette emozioni (a proposito: segui l’hashtag #metticiemozioni), seguiamo qualcuno da cui lasciarci ispirare. Unfollow a chi ci fa sentire frustrati o non all’altezza (solo perché, grazie ai “Social-specchio dei desideri” mostra una finzione ben lontana dalla realtà).
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Aggiungi colori
Spesso ci fossilizziamo in giornate monocromatiche: a tavola, nell’armadio, nella testa. Dovremmo provare ad aggiungere qualche “nuovo colore”. Nei nostri piatti, sperimentando qualche nuovo accostamento o ingrediente. Ed anche nel nostro guardaroba: basta il “sempre e solo nero”. Ok, snellisce e bla bla! Ma perché non provare a darsi l’opportunità di guardarsi allo specchio con occhi nuovi? Grazie a un piccolo dettaglio di colore (o di un colore diverso dal solito) nel nostro “solito” outfit (no, non serve rivoluzionare il guardaroba o spendere milioni di euro) possiamo illuminare un po’ le giornate total black.
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Godersi il momento presente
Serve allenamento, ma possiamo farcela. Possiamo vivere senza pensare al dopo, al domani e al dopodomani. Senza torturarci con ciò che dovremmo fare e non abbiamo ancora fatto. Senza essere proiettati costantemente nel futuro. Ok pianificare, ma lasciamo sempre spazio agli imprevisti dell’oggi. Riflettici bene: stare al tempo presente è l’unica cosa che possiamo fare!
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Smetterla con il perfezionismo
Rincorrendo un’idea di perfezione non facciamo altro che autoboicottare il nostro lavoro. Se lavoriamo costantemente dietro le quinte, ma non facciamo vedere nulla ai nostri clienti/lettori/amici/famigliari è come se tutto quel lavoro non fosse mai stato fatto. Meglio raggiungere un 80% di perfezione e portare a termine un compito, piuttosto che sperare di raggiungere il 100% e non concluderlo mai. Ricorda: “Done is better than perfect” (a livello professionale, ti consiglio di dare un’occhiata al video di Giada Carta nel quale ci offre consigli utili per liberarci dal perfezionismo). Il perfezionismo è dato dalla paura del giudizio altrui, dalla paura di fallire. È un meccanismo mentale che ci rallenta, ci frena. Cosa fare? Io direi di imparare a sperimentare, a cadere e rialzarci (ricordi il famoso detto giapponese? “Cadi sette volte, rialzati otto“), senza troppe fisime mentali.
L’intenzionalità? Non basta
Per allontanare i pensieri negativi non serve solo l’intenzionalità. Non basta ripetersi: “Oggi penso positivo e automaticamente la giornata sarà perfetta“, ma serve la pratica, l’ascolto di se stessi, l’ascolto delle proprie emozioni, il lasciarle fluire, il prenderne consapevolezza.
Nella nostra vita privata o professionale possiamo scegliere di avere un atteggiamento diverso nei confronti delle difficoltà quotidiane. Possiamo scegliere di fare piccoli passi, ma costanti. Senza fretta, ma senza sosta.
Cosa ne pensi?
Mi farebbe piacere avere una tua opinione riguardo questo argomento. Lasciami qui sotto, in un commento, le tue tecniche per ritrovare serenità nel quotidiano.
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