Da quando sono diventata mamma non posso fare a meno di pensare a come sarà il mondo fra 10-20-30 anni; a come si comunicherà, quali saranno le priorità e le esigenze dei futuri adulti. Quali saranno i canali di scambio delle idee, quali saranno i social network più diffusi. E soprattutto: come interagiranno le persone fra loro? Sempre di più tramite smartphone e social media?

Non ti nascondo che pensando a tutto ciò mi vengono un pochino le vertigini. Ho paura che, proseguendo su questa strada, i futuri ragazzi e adulti avranno sempre meno occasioni per rapportarsi in modo “sano” con gli altri, riducendo i contatti ad un messaggio su WhatsApp, una mail o un tweet. 

No, non fraintendermi. Io sono assolutamente a favore della tecnologia, in quanto sostengo che abbia portato grandi vantaggi a tutti noi. Tuttavia penso che il contatto umano, quello reale nel quale si può guardare negli occhi il nostro interlocutore, abbracciarlo, toccarlo, leggergli in volto le emozioni, sia di gran lunga migliore di un asettico messaggino.

Ti lascio con questo bellissimo video (girato da Giuseppe Capotondi, accompagnato dal brano “Rocket Man” di Elton John, in occasione dell’iniziativa promossa da Wind)  che non può non farci riflettere e forse anche commuovere: un ragazzino che si trova davanti ad un bivio: quello di rimanere incollato al computer da solo nella sua cameretta oppure quello di scendere in piazza a giocare con i suoi coetanei, sporcandosi di terra e di vita.

Trovo sia un ottimo monito per tutti noi, per ricordarci che ogni giorno può essere #unagrandegiornata : è sufficiente abbandonare in un cassetto le proprie paure e uscire a godersi il divertimento di stare insieme e respirare un po’ di cielo.

Buona visione e (come sempre) aspetto le tue opinioni su questo tema!