Non c’è tempo per il sole di Vito Santoro
Pubblicato in WOR(L)DS LIBRIIl sole scalda, illumina, brucia, così come la voglia di rischio ed avventura che caratterizza il romanzo Non c’è tempo per il sole di Vito Santoro. Un uomo è scomparso in sud America in circostanze sconosciute. La sua famiglia desidera conoscere la verità ed ingaggia un investigatore, Federico Cairo, al quale affida l’arduo compito di mettersi sulle tracce del figlio scomparso.Durante il viaggio, Federico entra il contatto con diverse persone, alcune delle quali molto particolari. Ma la posta in gioco è alta e non ci si può fidare di nessuno. Le indagini sembrano non portare da nessuna parte. Si gira in tondo in un vortice di fatti apparentemente incomprensibili. Portare a casa la pelle è essenziale, sebbene la sua indole lo porti a cacciarsi in situazioni tutt’altro che tranquille. Santa Teresa, un paesino sperduto del Brasile, quasi dimenticato dal Mondo, nasconde diversi segreti ed è pullulante di personaggi poco raccomandabili.
“Federico si estraniò dalla conversazione per riflettere su quanto le persone incontrate fino a quel momento si somigliassero tra loro: sospettose e con quell’apparente garbatezza utile a celare una forte malizia”
Federico è un sicario e non ha paura di nulla. La sua missione lo porterà a dover cercare una prigione nascosta nella quale, probabilmente, si trova l’uomo scomparso. Per lui non esistono strategie predefinite o schemi preconfezionati: segue il suo istinto ed il suo fiuto esperto.
Tra simbologia e rimandi epici
Un noir dal gusto elegante, ricco di simbologia e suggestivi rimandi epici da scovare tra le righe. Federico rappresenta la ricerca della libertà e della verità; un ribelle che si oppone, con astuzia, ai raggiri dei “falsi amici” incontrati lungo il cammino. Questo incarico offrirà a Federico la possibilità di riflettere. Coraggioso e disinvolto, si ritroverà in conflitto con se stesso e, trovandosi ad un bivio, sarà costretto a scegliere una strada. La vera sfida sarà quella di provare ad uscire dagli schemi, sacrificandosi, inconsapevolmente in competizione con il proprio destino.
“Doveva pensare a questo incarico come a una sfida, cosciente però di cimentarsi in qualcosa che non aveva mai fatto prima e, probabilmente, senza poter sfruttare le sue doti principali: il sangue freddo e l’abilità nell’uso delle armi”
Sentirsi vittima di una macchinazione studiata ad arte o forse solo di una serie di eventi fortuiti: le sensazioni sono molteplici e scandiscono le pagine di questa originalissima pubblicazione di Edizioni della Sera. Una fotografia, molti dubbi, misteri, inganni, questioni scomode, nodi da scogliere: elementi che condiscono in maniera perfetta l’intrigo di un esordio narrativo eccellente.
Quello di Vito Santoro è un romanzo agile, scattante, coinvolgente, dall’epilogo inconsueto, che spinge il protagonista ai confini della conoscenza, alla ricerca di quelle tracce da svelare al più presto; prendendo delle decisioni e aggrappandosi al destino senza riflettere troppo, senza perdere attimi preziosi perché ormai non c’è più tempo, per il sole.
“Togliere la vita agli uomini ha segnato la tua esistenza. Ma un giorno potrai trovarti di fronte a un’opportunità di riscatto inaspettata: salvare la vita di un uomo. Come Prometeo però, dovrai essere disposto a un sacrificio, forse estremo, e tu ne sarai perfettamente consapevole. Tutto dipenderà solo e unicamente da te e da quanto avrai compreso quanto è veramente importante la vita”
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