12 Maggio 2016

Chi ha paura del business plan? di Francesca Marano

Pubblicato in WOR(L)DS SOCIAL MEDIA LIBRI

Quando si ha un business, di qualunque tipo, da sviluppare o da fare decollare, se non si hanno le idee chiare, si rischia di lavorare tanto per non ottenere nulla. Se vuoi portare a casa il risultato, devi studiare e “studiarti”. Francesca Marano in Chi ha paura del business plan? ci offre l’opportunità di analizzare la nostra situazione attuale per focalizzarci sull’obiettivo.

Già, perché spesso, soprattutto quando si è nella fase “beginner”, si hanno tante idee e buoni propositi ma pochi appigli concreti per creare le basi necessarie per una buona riuscita della propria attività. La parola “business plan“, in effetti, potrebbe spaventare e creare quell’ansia da prestazione che demoralizzerebbe anche i più intraprendenti. 

Chi ha paura del business plan di Francesca Marano

Ma Francesca Marano, fondatrice del progetto C+B, è una tosta e ci insegna a non temere il confronto con terminologie forbite e liste infinite di numeri ed astruse teorie. Dopotutto l’obiettivo dei freelance/creativi/artigiani è proprio quello del fare della propria passione un lavoro: ovvero cercare di guadagnare facendo ciò che più ci piace.

Metti tutto nero su bianco

  Per questo, che il tuo “business plan” si chiami “business-coso” o “Pippo&Pluto”, il succo sarà quello di mettere nero su bianco (o rosa su nero o blu su verde, vedi tu quale accostamento cromatico preferisci!) idee, progetti e spunti per proseguire (o iniziare) con il piede giusto.

“La tua offerta deve essere soprattutto utile al cliente, rispondere a un suo bisogno o a un suo desiderio”

Non esistono formule magiche per raggiungere la meta ma un’indagine approfondita sul “chi siamo e dove vogliamo andare” è d’obbligo per imparare a sviluppare un proprio metodo per creare valore aggiunto alla nostra offerta. Anche prendere coscienza del fatto che ci sarà molto da lavorare è un modo positivo per non crearsi false illusioni o aspettative errate.

“[…] la consapevolezza che la tua attività non è una cosa astratta, bella, pulita, idealizzata, dove il futuro è roseo”

Hai preparato il tuo elevator pitch?

Se vuoi fare centro devi diventare multitasking: no, non fare quella faccia, significa solo che devi imparare a gestire più attività contemporaneamente. Non è sufficiente che tu sia la Regina degli Uncinetti 2.0. Dovrai approfondire anche altri aspetti, quali: i tuoi punti di forza e debolezza, creare un elevator pitch, studiare la propria nicchia, dare vita ad un network come rete di supporto utile per arricchirsi e far emergere nuove idee.

   Chi ha paura del business plan? è un manuale che si lascia leggere volentieri, soprattutto per la praticità con la quale vengono presentati i vari argomenti. Pianificare, semplificare, creare : sono questi alcuni dei termini che ricorrono maggiormente nell’eBook; tutte espressioni che motivano anziché scoraggiare. Francesca ci sprona a tirare fuori tutto quello che ci passa per la testa: anche da ciò che può sembrare una banalità può emergere un arricchimento o un’idea geniale.

“Lavora contemporaneamente di fantasia e razionalità. Scarica tutte le idee che ti vengono in mente su un foglio, anche le più balzane, ché tanto in testa non ti servono a nulla e poi fai ordine”

 

Imparare a differenziarsi

Francesca Marano, Chi ha paura del business plan di Francesca Maranola quale racconta brevemente anche la propria esperienza e le difficoltà affrontate in prima persona, è una Digital Doula. Si è creata questa job description per distinguersi da chi fa il suo stesso lavoro. Ed è proprio questo l’obiettivo sul quale verte il suo manuale: imparare a differenziarsi. Provare a rendersi unici e, perché no, insostituibili. 

Un altro aspetto fondamentale è l’analisi dei costi, la quale ci permette di dare un prezzo al nostro lavoro. Qui il punto cruciale è “non svendersi”. Principalmente perché il valore che tu dai al tuo lavoro è l’indice della tua professionalità. E poi, la pagnotta bisognerà pur portarla a casa, no?

 Studiare una propria strategia di marketing prevede un’autovalutazione basata su poche e semplici domande: “Cosa ho da offrire?“; “Cosa manca al mio business?“; “A chi voglio rivolgermi?“.

✓  Chi ha paura del business plan? di Francesca Marano è un manuale professionale veloce da leggere ma ricchissimo di contenuti e temi da approfondire. Corredato da esempi ed esercitazioni pratiche da stampare (come ad esempio: la nuvola dei valori, l’esercizio “Dollaroni” o “Mr. Wolf”) non può mancare nell’eReader di tutti coloro che vogliono far diventare la propria attività qualcosa di unico e prezioso.

Alessandra Voto

© L’angolino di Ale – Riproduzione riservata 

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